In auto:
Autostrada A1 FIRENZE- ROMA. Uscita di Ponzano Soratte, seguire le indicazioni per Torri
Dalla S.S 44 (Salaria): direzione Roma,al semaforo di Passo Corese girare a destra per la S.S.313 (Ternana) proseguendo sempre dritto per circa venticinque km.
Autostrada A1 NAPOLI-ROMA. Prendere la deviazione altezza S.Cesareo, con la bretella di ricongiungimento alla A1 Firenze - Roma in direzione Roma, giunti alla barriera Roma Nord proseguire per la A1 in direzione Firenze ed uscire a Ponzano Soratte.
In treno:
Torri è facilmente raggiungibile da Roma e da Orte con la linea ferroviaria metropolitana FIUMICINO AEROPORTO - ROMA - ORTE. La Stazione più vicina è quella di Gavignano. Per ogni treno c'è un autobus della linea COTRAL che collega la stazione al paese.
Per maggiori informazioni:
Servizio FS informa tel. (892021) da rete fissa.
http://www.trenitalia.it
E' una ridente cittadina alto-medioevale dolcemente adagiata su di un colle, come quasi tutti gli abitati sabini. Il centro storico, situato nella parte superiore del paese, conserva una fisionomia prettamente medioevale e si articola attorno ad una piccola piazza sulla quale domina una chiesa. Il clima mite e la tranquillità del luogo rendono il paese una gradevole meta di turismo.
Il castello di Torri compare abbastanza tardi nella documentazione. La sua fondazione dovrebbe risalire alla seconda metà del '200, dato che la prima notizia certa della sua esistenza si ha nel 1298. Alla metà del '300 era direttamente dipendente dalla Santa Sede. Il Papa Urbano V lo diede in feudo, nel 1368, a Buccio e Francesco, figli di Giordano Orsini. Gli Orsini vi fecero costruire un palazzo, nel quale spesso risiedevano. Nel 1477 al Cardinale Catino Orsini furono assegnati i castelli di Torri, Roccantica, Selci e Castiglione. Nel 1596 lo Stato di Torri perdette Selci e Castiglione, sequestrati dalla congregazione dei baroni per l'indebitamento dei feudatari. Lo Stato di Torri sopravvisse fino al 1698, data della morte dell'ultimo feudatario investito in linea diretta, Flavio Orsini. La vedova Anna de la Tremouille riuscì a conservare i feudi vita natural durante, ed alla sua morte, avvenuta nel 1728, Torri passò definitivamente alla Camera Apostolica. Nel novembre del 1817, in seguito al decreto del Cardinal Consalvi che sanciva in modo definitivo il nuovo assetto della Provincia di Sabina (articolato nei distretti di Rieti e di Poggio Mirteto), Torri, che contava 952 abitanti, fu inserito come comune autonomo nel governatorato di Calvi ed aveva come appodiati Montasola, Rocchette con Rocchettine e Vacone.
Degna d'interesse la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. A sinistra della si sviluppa il borgo del paese al cui inizio c'è un arco con soggette. Torri in Sabina è famosa per il Santuario di Santa Maria della Lode in Vescovio.
Forum Novum
Nel territorio di Torri,in località Vescovio sorgono le rovine dell'antico municipio romano di Forum Novum. Non sono chiare le tappe che portarono il centro abitato romano a divenire municipio (il cui rango municipale pare essere stato raggiunto in età augustea) né quali fossero le strutture politico istituzionali di Forum Novum ma gli scavi effettuati alcuni decenni fa hanno riportato in luce gran parte della zona pubblica dell'abitato: il foro, la basilica, alcune botteghe, un tempio, le arcate di un acquedotto e alcuni monumenti funerari. Sulla collina sovrastante gli scavi sono altresì visibili i resti del Castrum Domini Episcopi, edificio abbandonato e restaurato più volte durante il medioevo, in ultimo sullo scorcio del XVIII sec., prima di essere trasformato in un convento agostiniano.
Santuario di S.Maria in Vescovio:
Una tradizione riferisce che S.Pietro sarebbe stato ospite della gens Ursacia sulla cui casa sarebbe stata poi edificata questa chiesa che fu Cattedrale della Sabina fino al secolo XV inoltrato. Il portale sormontato da un protiro e fregiato di un'iscrizione in maiuscole lapidarie (Ecclesia Cathedralis Sabinorum), permette di accedere ad un cortiletto innanzi alla facciata dell'edificio. La Facciata è fiancheggiata dalla Torre campanaria il cui basamento risale all'XI sec.d.C. mentre i quattro piani a coppie di monofore e trifore risalgono ad una età subito successiva,all'alba del XII sec.
L'edificio è a croce latina, monoabsidato ad un'unica navata che risale ad un rifacimento del XI sec. ma la parte più antica della chiesa, oltre all'abside e al transetto, è la Cripta. Questo raro esempio di cripta a pianta semianulare risale infatti al IX sec..
Notevoli sono gli affreschi delle pareti della navata e quelle interne della facciata che rappresentano storie del Nuovo e del Vecchio Testamento e del Giudizio Universale. Risalgono al principio del Trecento e vennero eseguiti da maestri romani della cerchia cavalliniana che attinsero a fonti iconografiche bizantine.
Castello di Rocchette e di Rocchettine:
A Rocchette, piccola frazione di Torri, uno dei luoghi più suggestivi da un punto di vista paesaggistico della Sabina Tiberina, si trovano due insediamenti fortificati gemelli che dominano una gola scavata nella roccia dal torrente Laia. I nomi originari dei castelli erano Rocca Bertalda per quello di Rocchette e Rocca Guidonesca per quello di Rocchettine e vennero edificati nell'alto medioevo, con la funzione di controllo della strategica via di comunicazione che congiunge Rieti alla Valle del Tevere. Dapprima possessi del Vescovo di Sabina e poi sotto il dominio immediato della Santa Sede, le due rocche furono occupate alla fine del '300 dai Savelli che le tennero a lungo, con un breve interregno degli Orsini agli inizi del '500, prima di tornare alla Camera Apostolica. L'abitato di Rocchette che sorge attorno alla Rocca è ancora oggi abitato, mentre il castello di Rocchettine ha subito l'abbandono e il successivo degrado della struttura.
Vescovio:
La località si trova a pochi km. dall'abitato di Torri e oltre ad essere un luogo di notevole interesse archeologico e storico artistico per la presenza del Santuario di Vescovio e dei ruderi dell'antico Forum Novum offre la possibilità di fare piacevoli passeggiate su prati attrezzati per picnic e circondati da pini e cipressi.
Riserva Naturale Regionale Tevere Farfa:
La Riserva naturale Tevere Farfa fu fondata nel 1977, dopo la creazione di una diga idroelettrica. La riserva copre circa 700 ettari intorno alla confluenza del fiume Farfa nel fiume Tevere ed é caratterizzata da zone paludose e specchi d'acqua. Oggi il parco é una delle più importanti zone umide del Lazio. Il parco è dotato di percorsi rialzati che permettono di attraversare le zone paludose e di numerosi punti di osservazione. Dal 1994 é stato creato un Parco didattico che gestisce un museo antropologico e le visite guidate in bicicletta, punti di sosta pic-nic attrezzati.
Per maggiori informazioni
Centro visite ed Uffici:
Casale della Cesa
Via Tiberina km.35
Torrita Tiberina (RM)
+39 0765-30271
Anche se l'appuntamento gastronomico ormai divenuto consuetudine è la Sagra del Prosciutto che si svolge a Luglio, il paese è altresì famoso per i "falloni", (sorta di calzoni ripieni di verdura e cotti in forno a legna). I dolci tipici invece, sono i ciambellini di magro all'anice, che la tradizione vuole accompagnati da un bicchiere di vino dentro cui intingerli.
Ristorante La Pineta
Bivio Vescovio n° 69
Tel +39 0765-608168
Il ristorante propone, a prezzi miti, i piatti tipici della Sabina con pasta fatta in casa e carni cotte alla brace.
Ristorante l'Oasi di Vescovio
loc. Vescovio (vicino Santuario)
tel. +39 0765-608032 (chiuso lunedì)
Grazioso ristorante di campagna In un edificio storico. Il menu si basa su specialità di pesce. I prezzi sono medio-alti.
La Pineta
Bivio Vescovio n° 69
tel. +39 0765-608168
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